venerdì 3 luglio 2009

Margherita Dolcevita






Margherita Dolcevita
di Stefano Benni
Economica Feltrinelli
anno 2005
pagine 208 - euro 5,62









Stefano Benni è entrato nelle mie grazie con il suo ultimo “La grammatica di Dio”, un libro di racconti, genere che non amo particolarmente, ma è riuscito a conquistarmi subito,trascinandomi in una lettura apparentemente leggera,perché divertente e bizzarra, ma al contempo stuzzicante e geniale.
Margherita Dolcevita è voce narrante e protagonista di una storia appassionante e tragicomica. Una quattordicenne cicciottella e riccioluta a dir poco stravagante che attraverso una fantasia esilarante trova la giusta grinta per affrontare le difficoltà tipiche(e non) di una “bambina in scadenza”, come lei stessa si definisce. Vive in una casa immersa nel verde non ancora contaminato dalla città, assieme alla sua bislacca famiglia: Papà Fausto che raccatta e ripara gli oggetti più inutili convinto che persino le cose abbiano un’anima; mamma Emma, casalinga a tempo pieno e fumatrice delle Virtual, sigarette immaginarie; Giacinto diciottenne brufoloso e ultrà di una squadra di calcio perdente e il fratello minore Erminio, considerato il genio della famiglia. In soffitta vive il saggio nonno Socrate che si imbottisce di piccole dosi di cibo avariato e liquidi di ogni genere per essere preparato ad un eventuale avvelenamento;con il contorno di due compagni di giochi originali:il fedele cancatalogo Pisolo “perché più che un incrocio è veramente un catalogo di tutte le razze canine e animali e forse vegetali apparse sulla Terra” e la Bambina di polvere,angelo custode e amichetta immaginaria.
Conoscendo Benni la stramberia dei personaggi,di cui ho solo fatto un accenno,non mi ha stupito, infatti è solo l’inizio di una serie di stranezze e curiose vicende.La serenità della famiglia e l’eccentrica routine vengono minacciate dall’arrivo dei nuovi vicini, i Del Bene, una ricca e misteriosa famiglia, fautrice di modernità e progresso tecnologico.
Improvvisamente Margherita assiste alla disgregazione del suo mondo quasi incantato.
Tutto attorno a lei cambia al contatto con la novità.
La ragazzina tutto pepe,però, non rimane inerme e non si fa imbambolare dalle tattiche corruttive dei suoi nuovi vicini, che di positivo hanno soltanto il cognome. La storia cambia decisamente tono con risvolti inaspettati e Margherita diventa una sorta di eroina-detective.
Una piacevole storiella di poco conto?Tutt’altro.
E’ il perfetto connubio fra comicità e denuncia che rendono unici e interessanti le storie e lo stile di Benni,che stimola astutamente la sensibilità e la riflessione del lettore su temi caldi e attuali. Riesce sempre a spiazzare con dialoghi spiritosi e giochi di parole strabilianti,servendosi di aneddoti spesso ingenui ma accattivanti, senza mai dover ricorrere alla volgarità di cui siamo ormai assuefatti.
Eppure fra una risata e l’altra Benni descrive ingegnosamente la realtà piena di marcio che ormai ci appartiene, evidenziando i compromessi a cui scendiamo per raggiungere un paradiso fatto sì di notorietà, lusso e benessere, ma reso infernale da una sorta di omologazione umana a dir poco spaventosa. E chi prova a ribellarsi al reclutamento di un tale esercito mondano, viene additato come strano o addirittura come anormale..
Io faccio il tifo per Margherita e per le poche eroine riamaste che riescono ancora a perdersi in un buon libro o a stupirsi di fronte allo spettacolo che Madre Natura ci offre, riuscendo così a preservare l’originalità e l’unicità che contraddistingue ognuno di noi. Un hip hip urrà anche per questo scrittore nostrano che consiglio di leggere almeno una volta, poi sarà difficile smettere!

16 commenti:

Captain Howdy ha detto...

Bella recensione, libro tra i pochi non letti di Benni. Credo che procurero'.

Shepp ha detto...

Io di Benni ho letto solo Bar sport, ma francamente non mi ha detto nulla di che! Faceva sorridere le prime pagine, ma poi il resto mi sembrava abbastanza anonimo! Ora attendo improperi...

mizza ha detto...

Io invece di Benni ho letto solo "Achille Piè Veloce" e non mi è piaciuto affatto... :(

NINFA ha detto...

Sono Ninfa,non so come si posta col mio nome...Shepp mi istruirà anche su questo(sono irrecuperabile scusa!) Comunque...
Shepp ma come? Ti ho tanto consigliato di leggere Benni e non mi dai questa brutta notizia? Dai prova con altri!!
Achille Piè Veloce è il mio preferito,cosa non ti è piaciuto Mizza?
Grazie Captain, sei stato l'unico che mi ha sostenuto,come prima recensione è andata un po'male :(

NINFA ha detto...

ah ci sono riuscita... da sola ;)

pirkaf ha detto...

Ciao,ho ricevuto l'invito ed eccomi qui.:-)
Di Benni anch'io ho praticamente letto soltanto Bar Sport e Bar sport 2000 comprati soltanto perchè frequentavo da ragazzino un bar proprio con quel nome e la cosa mi incuriosì.:-)
Entrambi romanzi leggeri e gradevoli ma che cadono subito nel dimenticatoio.
Questo invece sono stato lì lì per prenderlo una volta ma poi ho lasciato perdere,mai dire mai però.:-)
Ciao,
Pirkaf.

Shepp ha detto...

Ciao Pirkaf! Benvenuto tra noi! Esatto, è la stessa impressione che ho avuto io. Una volta letto mi ha lasciato ben poco, se non qualche sorriso. Ma si sa, sono gusti!
Poi se ti va ci scambiamo i link!

NINFA ha detto...

Io non ho letto nè bar sport nè bar sport 2000, quindi non so che dire... Però secondo me Benni non è solo una lettura gradevole, bisogna saper leggere fra le righe! é un po'come esopo..racconta delle favole per spiegare qualcosa di molto piu'profondi! Cmq come dice il boss DE GUSTIBUS...

Shepp ha detto...

Ora capo...Maesta' può bastare!

pirkaf ha detto...

Daccordissimo :-)

mizza ha detto...

Su "Achille Più Veloce": premetto che avevo molte aspettative, visto che ho sempre sentito parlare benissimo di Benni... Non mi è piaciuto, forse mi aspettavo ben altro... è un libro che non mi ha coinvolto, e non sono riuscita a prendere in simpatia nessun personaggio... mi piacevano abbastanza, tuttavia, gli episodi in cui Ulisse andava a casa di Achille, ma tutto il resto no (tantomeno i pezzi scritti da Achille stesso). Magari sono partita con il libro sbagliato, fattostà che non mi ha invogliato a leggerne altri dello stesso autore. Scusate se sono stata troppo cattiva! :P

Anonimo ha detto...

Mi permetto di esprimere, a mia volta, un commento generale sull'autore.
Stefano Benni è uno dei miei autori preferiti, con uno stile surreale e dal lessico complicato e forbito, le cui idee e "morali" mi toccano spesso nel profondo. Bar sport, come altri, sono, effettivamente, pure letture di evasione, con pochi spunti interessanti, ma altri, come Elianto, Spiriti e, appunto, Margherita Dolcevita, hanno punti di una profondità commovente e rivelatrice.
Io li consiglio a tutti, indiscriminatamente.

NINFA ha detto...

Grazie, concordo pienamente con te! Non ho letto i vari libri di racconti, ma concordo con le tue idee. Benni è divertente e induce alla riflessione. Sono sicura che presto ci sarà qualche altra recensione sui suoi libri. Continua a seguirci!

Anonimo ha detto...

chi legge fino in fondo questo libro capirà che cmq stefano Benni ha voluto tramandare una critica all'attuale società....

Anonimo ha detto...

Non ho mai letto nulla di Benni, ma "Margherita Dolcevita" mi ha risucchiata piacevolmente... si legge in fretta ed è coinvolgente, oltre che davvero imprevedibile. Consiglio la sua lettura. Buona serata a tutti!

Anonimo ha detto...

Ho letto il libro e come dicono molti dopo un po' la lettura può risultare un noiosa. Ma giustamente bisogna interpretare il libro e capire i significati nascosti che benni ci vuole tramandare... Il libro è senz'altro destinato a giovani lettori affinchè capiscano come sta andando avanti il mondo, poichè saranno loro che un giorno ci vivranno e ne potranno decidere le sorti. Questa lettura è stata capace di sensibilizzare ulteriormente il mio animo verso i problemi che tutt'oggi persistono al mondo; in poche parole con me ha funzionato.

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