L'isola dei segreti
di Scarlett Thomas
Newton Compton editore
pagine 336 - euro 14,90
Ultimo libro pubblicato in ordine di tempo dalla Newton ma primo libro scritto dalla londinese Scarlett Thomas.
Classica confezione proposta ultimamente dalla casa editrice con scopi "accalappia lettore": copertina imbottita, colori sgargianti e grafica accattivante in copertina, pagine colorate lateralmene.
Ma parliamo dei contenuti.
Chi immagina un romanzo sulla falsariga della serie televisiva Lost, sbaglia di grosso.
Il centro del racconto sono i personaggi interpreti della storia, una sorta di Grande Fratello (ovviamente quello televisivo e non, ahimè, quello di orwelliana memoria) in cui non manca niente. Sesso, litigi, amicizie che nascono, cucina...
Un libro voyeristico scritto con un buono stile seppur ancora decisamente acerbo.
Si sente abbastanza prepotente la mancanza di una storia vera e propria, di un filo che leghi tutti gli avvenimenti e la soluzione che l'autrice vuole proporre, a tratti, rende il tutto abbastanza ridicolo.
Quello che dovrebbe essere l'avvenimento principale, infatti, non è altro che un modo per riuscire a far parlare il personaggio di turno e metterlo a nudo agli occhi del lettore.
Tralascio l'utilizzo del gioco che i personaggi inscenano verso la metà del libro e che si protrae per ben 50 pagine, in quanto pessimo escomatage per parlare di ben altro.
In sintesi un libro che si regge su un discreto stile, ma che a livello di trama lascia decisamente a desiderare.
Classica confezione proposta ultimamente dalla casa editrice con scopi "accalappia lettore": copertina imbottita, colori sgargianti e grafica accattivante in copertina, pagine colorate lateralmene.
Ma parliamo dei contenuti.
Chi immagina un romanzo sulla falsariga della serie televisiva Lost, sbaglia di grosso.
Il centro del racconto sono i personaggi interpreti della storia, una sorta di Grande Fratello (ovviamente quello televisivo e non, ahimè, quello di orwelliana memoria) in cui non manca niente. Sesso, litigi, amicizie che nascono, cucina...
Un libro voyeristico scritto con un buono stile seppur ancora decisamente acerbo.
Si sente abbastanza prepotente la mancanza di una storia vera e propria, di un filo che leghi tutti gli avvenimenti e la soluzione che l'autrice vuole proporre, a tratti, rende il tutto abbastanza ridicolo.
Quello che dovrebbe essere l'avvenimento principale, infatti, non è altro che un modo per riuscire a far parlare il personaggio di turno e metterlo a nudo agli occhi del lettore.
Tralascio l'utilizzo del gioco che i personaggi inscenano verso la metà del libro e che si protrae per ben 50 pagine, in quanto pessimo escomatage per parlare di ben altro.
In sintesi un libro che si regge su un discreto stile, ma che a livello di trama lascia decisamente a desiderare.
