giovedì 28 gennaio 2010

I Migliori (secondo me) Dischi degli anni "0"

Gli "0" sono stati gli anni, grazie ad Internet, della rivincita del "popolo" sulla Critica convenzionale (stampata e non) e di una conseguente mancanza di stili, almeno musicali, a dominare su altri: così se nei '90 il non ben definito "Grunge" ed il definitissimo "Trip-Hop" hanno determinato le onde sonore della decade depressa per definizione la decade successiva ha raccolto influenze e mormorii di almeno 40 anni di vita, amore e vacche di Storia (i già citati '90 ma anche '60, '70 ed '80).

Abbiamo visto rigurgiti settantini alla Strokes e White Stripes portati all'altare dalle patinatissime riviste specializzate, abbiamo visto fenomeni "Folk Dylan addicted" tipo Fleet Foxes far strippare mezzo mondo, abbiamo visto MTV far rinascere una quantità di presunti eredi di Jackson, Madonna e Prince che abbiamo perso il conto...

Di diverso abbiamo visto morire il Metal, tenuto in stato vegetativo solo dai mostri sacri e da pochi "giovani" (a meno che non chiamiamo "vita" ciò che è proposto dall'enorme quantità di grupposcoli meramente derivativi), abbiamo visto una quantità di "collaborazioni" e side-project che le nostre "bacheche" ad un certo sono andate in default, abbiamo visto l'Elettronica diventare più diversificata negli stili del Rock.

Sono stati gli anni in cui il Cd come supporto rigido ha suonato il suo Requiem ed in cui la condivisione telematica ha creato estreme difficoltà alle case discografiche con il conseguente ritorno all'esibizione Live come principale forma di sostentamento per gli artisti.

Dove tutte queste cose ci porteranno negli anni '10 non mi è concesso sapere (e nemmeno lo voglio, se non dove starebbe la sorpresa?): certo mi fa un pò di tenerezza sentire molti nostalgici degli anni '90 (sopratutto sponda Seattle) che dopo aver sputato per tutti gli "0" sui “citazionismi” settantini ed ottantini sperare nel ritorno di certi clichè "punkofili" (da una parte se guardiamo la sequenza '70-Punk/'90-Grunge è lecito pensare che i dispari '10 diano loro qualche soddisfazione...).

Anyway chi vivrà vedrà (facciamo gli scongiuri): qui sotto quello che mi porto dietro dal decennio '00-'09.



I Fondamentali:




Una superband composta da fieri residuati (ma non bellici) novantini: all'alba degli anni "0" proposero quell'elegia al Grunge che fu "Mer de Noms", in questo portarono all'apice la loro esperienza riuscendo a rendere Pop una miscela Prog-Industrial-Grunge.




02) Lamb (Gbr) "What Sound" (2001)

I meno Trip-Hop tra quelli messi in quel calderone, dai più, ad inizio decade scoprirono un'elegante Pop elettronico infarcito di suggestioni finalmente "Bristol Sound".
"Gabriel" ne è la sintesi.




03) Porcupine Tree (Gbr) "Lightbulb Sun" (2000)


Questo è il disco in cui si capì l'andazzo che avrebbe avuto la decade: un approccio non originalissimo (sospeso tra Pink Floyd ed il Prog settantino) viene modernizzato dalla tecnica e dalla profondità "intimista" di Steven Wilson. Splendide melodie e rimbalzi cosmici.




04) The Notwist (Ger) “Neon Golden” (2002)


Miscela tra riverberi acustici ed elettronica Kraut: le melodie sussurrate rendono l'ambiente delicato. Mentre lo si ascolta si è costretti a procedere lentamente per paura di infrangere qualcosa.




05) IAMX (Gbr/Ger) "The Alternative" (2007)

Album di musica crepuscolare è tra gli apici dell'elettronica degli anni "0": un po' Dream Pop, un po' Dark Wave. Potrebbe andar bene sia in discoteca che in una sala da the.



06) The Dresden Dolls (U.S.A.) "Yes, Virginia" (2006)


Dal titolo si potrebbe capire la volontà di introdursi nella nicchia Piano-Pop d'autore ma la Palmer lo farà completamente solo nel solista: resta un gran disco di Rock “Pianistico-Percussivo”. Quel "Punk" nell'autoimposta etichetta "Brechtian Punk Cabaret" non è poi così messo a caso.




07) Amanda Palmer (U.S.A.) "Who killed Amanda Palmer?” (2008)


Una produzione elegante, una sintesi Pop pianistico di una così ampia sequela di stili che è impossibile citarne qualcuno. La Palmer alla prova di maturità. Unico difetto rinunciare al marchio "The Dresden Dolls" in quello che sarebbe stato un addio (?) perfetto.




08) Blackfield (Gbr/Isr) "Blackfield II" (2007)


Ridurre una visione Prog in canzoncine Emo-Rock di 3-4 minuti: missione impossibile ma non per Wilson: un album di triste solitudine ma anche di bellissime aperture melodiche.




09) Kate Bush (Gbr) "Aerial" (2005)


Uno degli album più attesi dagli estimatori del Piano-Pop si è rivelato all'altezza: la principessa del Pop d'avanguardia conferma che eleganza e poesia non vanno mai in pensione.




10) Portishead (Gbr) "Third" (2008)

Il Trip-Hop rinasce con il proprio funerale: "Third" ne mantiene l'attitudine ma ne affossa le pretese di rinascita. Chi vorrà prenderne l'eredità dovrà fare i conti con questo disco.



Altri 40 da ricordare

A Perfect Circle (U.S.A.) "Mer de Noms" (2000)
Aimee Mann (U.S.A.) “Bachelor No. 2 or, the Last Remains of the Dodo” (2000)
Beth Orton (Gbr) "Daybreaker" (2002)
Bat for Lashes (Gbr) “Fur and Gold” (2006)
Blackfield (Gbr/Isr) “Blackfield” (2004)
Boards of Canada (Gbr) “Geogaddi” (2002)
Editors (Gbr) "An End has a Start" (2007)
Editors (Gbr) "In this Light and on this Evening" (2009)
Elbow (Gbr) “Cast of Thousands” (2003)
Fever Ray (Swe) "Fever Ray" (2009)
Hercules and Love Affair (U.S.A.) "Hercules and Love Affair" (2008)
Hooverphonic (Bel) “The Magnificent Tree” (2000)
IAMX (Gbr/Ger) “Kiss+Swallow” (2004)
IAMX (Gbr/Ger) "Kingdom of Welcome Addiction" (2009)
Imogen Heap (Gbr) “Speak for Yourself” (2005)
Iron Maiden (Gbr)"A Matter of Life and Death" (2006)
Ladytron (Gbr) “Velocifero” (2008)
Lamb (Gbr) “Between Darkness and Wonder” (2003)
Lou Rhodes (Gbr)"Bloom" (2007)
Marilyn Manson (U.S.A.) “Holy Wood (In The Shadow of the Valley of Death)” (2000)
MGMT (U.S.A) “Oracular Spectacular” (2007)
New Order (Gbr) “Waiting for the Siren's Call” (2005)
Phoenix (Fra) "Wolfgang Amadeus Phoenix" (2009)
PJ Harvey (Gbr) “Stories from the City, Stories from the Sea” (2000)
Porcupine Tree (Gbr) “In Absentia” (2002)
Radiohead (Gbr) “Kid A” (2000)
Rammstein (Ger) "Reise Reise" (2004)
Regina Spektor (Rus/U.S.A.) “Soviet Kitsch” (2004)
Robots in Disguise (Gbr) “Get Rid!” (2005)
Röyksopp (Nor) “The Understanding” (2005)
Sneaker Pimps (Gbr) “Bloodsport" (2002)
Tegan and Sara (U.S.A.) "The Con" (2007)
The Dresden Dolls (U.S.A.) “The Dresden Dolls” (2003)
The Killers (U.S.A.) “Hot Fuss” (2004)
The Knife (Swe) “Deep Cuts” (2003)
The Notwist (Ger)"The Devil, You+Me" (2008)
Tool (U.S.A.) “Lateralus” (2001)
Tool (U.S.A.) “10,000 Days” (2006)
Tori Amos (U.S.A.) “Scarlet's Walk” (2003)
Type 0 Negative (U.S.A.) “Dead Again” (2007)



martedì 19 gennaio 2010

Top 5 Movies of 2009 (secondo me)

Personalissima classifica cinematografica del 2009, ovvero "come imparai a mettere dei voti a casaccio senza preoccuparmi e ad amare le sceneggiature invece che gli effetti speciali" (nooo, non è una frecciata verso Avatar, noo - questa è un'altra storia)

5 - FROST/NIXON

frost nixon langella








4 - MILK










3 - IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON










2 - GRAN TORINO









and the winner is...

1 - BASTARDI SENZA GLORIA










DEGNI DI NOTA:

Sherlock Holmes
Parnassus: l'uomo che voleva ingannare il diavolo
Coraline e la porta magica
I love Radio Rock
Nemico pubblico

Chissà l'anno prossimo chi la spunterà...

mercoledì 6 gennaio 2010

I MIGLIORI 6 LIBRI DEL 2009

Potevamo far mancare una classifica delle migliori cose lette nel 2009??
Ovviamente no.
Ci andava di fare una cosa innovativa...
Nonostante queste inutili considerazioni di bassa lega, eccovi la mia personale classifica dei migliori libri di questo 2009!



6° posto: 2012 - L'apocalisse di Whitley Strieber

Libro che mi ha sorpreso per la sua capacità di andare oltre le apparenze. Invece del classico racconto banale sulla fine del mondo nel 2012, si ha un romanzo pieno di considerazioni interessanti ed una trama coinvolgente fatta di universi paralleli. Consigliato soprattutto agli amanti della fantascienza.






5° posto: Io sono Dio - Giorgio Faletti

Il ritorno dello scrittore astigiano dopo la scialba raccolta di racconti brevi "Pochi inutili nascondigli". Niente di troppo innovativo dal punto di vista della trama, ma un'ottima fluidità di scrittura che rende piacevolissima la lettura. Un racconto molto influenzato dall'11 settembre e dalle sue conseguenze a livello planetario.






4° posto: Repetita - Marilù Oliva

Piacevole sorpresa. Un libro di una piccola casa editrice, scritto da un'autrice praticamente sconosciuta, ma che riesce a colpire nel segno. Poteva anche intitolarsi "Nella mente del serial killer". Un'analisi romanzata di ciò che spinge un serial killer a compiere una serie di efferati delitti, fino all'imprevisto che blocca l'ingranaggio. Davvero un bel libro.





3° posto: Pinguini arrosto - Fulvio Ervas

In realtà uscito alla fine del 2008, ma meritava ugualmente di trovarsi in classifica. Un bel giallo ambientato nel trevigiano con protagonista un simpaticissimo ispettore. L'impianto è piuttosto classico, ma la caratterizzazione dei personaggi lo rende unico nel suo genere. Situazioni al limite del paradossale che si intrecciano inesorabilmente e quasi inaspettatamente. Consigliato agli amanti del genere giallo.



2° posto: C'e' del marcio - Jasper Fforde

Anche questo uscito alla fine del 2008. Qui sono un pò di parte visto che adoro Jasper Fforde...Il quarto libro della saga di Thursday Next, che consiglio vivamente di recuperare, vista la grandiosa abilità dell'autore nel mescolare personaggi letterari e non vissuti in epoche diverse tra loro. Questo quarto libro è leggermente diverso dai precedenti, ma ugualmente bellissimo. Consigliata la lettura dei precedenti libri della saga.





1° posto: The Dome - Stephen King

Il ritorno del Re. E fidatevi di uno che lo aveva dato per spacciato dal punto di vista letterario già da diverso tempo...Un romanzo ottimo che non lascia respiro e che scorre via fluidissimo nonostante le 1000 e rotte pagine. Veramente perfetta la caratterizzazione dei personaggi e le situazioni narrate. Non mancano i colpi di scena e la voglia di fare fuori con le proprie mani i cattivi di turno. Veramente un gran bel libro. Consigliato a tutti, indipendentemente che amiate o meno lo zio King.